Si scrive Vita, si legge Antonio Esposito!!!
-Di Aldo Massimi-
Due anni fa, quando decisi di approfondire l’arte di Fabrizio Moro, mi iscrissi nei vari gruppi di fan che circolano tutt’ora nel territorio di Facebook.
Contento dei vari post sul Moro e sullo scoprire cose nuove che mi potessero far studiare a fondo il cantautore romano, un giorno mi capita di imbattermi in un video di un ragazzo mai visto e sentito prima. Alzo l’audio e boom! la pelle d’oca… “ma chi è questo, mammamia ragazzi” allora inizio una ricerca forsennata per reperire più informazioni possibili con la speranza di conoscerlo più da vicino.
Mi domandavo ripetutamente cosa avesse colpito così fortemente il mio cervello al primo impatto in quanto questo genere di sensazioni non mi capitavano da molto, forse dal 2003 quando scoprii i The Darkness.
Non sarò io a raccontare la sua storia perché non sarebbe corretto e non sarebbe nobile nei confronti di un artista che ha di meraviglioso la dote di raccontare sè stesso con la sua immensa arte, dalla quale si evince che “cavallo di razza sia”.
Lui è Antonio Esposito, il Sole di Matera.
Cantautore con una graffiante estensione vocale degna di Jim Morrison, eccelso pianista, amante della vita e voglioso di regalare al mondo le sue emozioni, un fiume in piena di parole e fortezze musicali con le quali ci si può sentire “protetti” sia nel bene che nel male.
E’ in procinto di uscita il suo primo album a cui credo vada dato riconoscimento Dino Vitola e Davide Beltrano IlFolle, i quali, hanno fatto di nuovo centro; quando la sensibilità artistica non conosce confini ci si ricongiunge a loro perché è estremamente importante aver dato al nostro Sole di Matera il modo di lanciare in cielo e ai nostri cuori il suo messaggio.
E’ favoloso percepire come metta nelle sue canzoni un amore che a parole è veramente difficile da spiegare, una rivalsa e una vittoria nei confronti di un percorso personale travagliato che grazie al suo animo nobile ha trasformato in capolavori sensoriali che in una collezione sarebbe da pazzi non avere, per cui attendo con ansia questo disco.
Vederlo chiudere gli occhi durante le sue esibizioni e stringere il microfono regala quella spillatina gelida sul cuore che ci porta ed entrare in empatia con la sua anima, che è una brezza marina che si infrange sul viso con il sole che sorge mentre si è seduti a guardare il mare al tavolo di un bar davanti ad un buon caffè.
Su YouTube intanto possiamo godere dei suoi singoli di cui voglio citarne uno: “Francesca” un dolce racconto di una ragazza diventata grande dopo una violenza sessuale e che con la forza dell’amore affronterà la vita con la creatura che porta in grembo e riuscirà col suo “angelo costode” a vincere l’amarezza e a mettere il mondo sul palmo della sua mano.
Questo dimostra come Antonio sia sensibile alla vita e desideroso di rivalsa, di vittoria e come sia un esempio puro e candido per tutti noi e che la vita è un cammino tra le lunghe distese verdi al fresco degli alberi.
Ragazzo coraggioso, un condottiero al servizio delle nostre emozioni, un artista che del suo cammino ne ha fatto la sua e la nostra forza perché ne regala davvero tanta.
“Ha nel cuore un cavaliere pieno di coraggio, che va fiero della sua storia con il presente… che è una Vittoria”. I cantautori ancora esistono.
L’arte ha bisogno di lui, ragazzo nobile e coraggioso. Viva Antonio Esposito!
Aldo Massimi