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De Andrè ai giorni nostri. Il trap e l’immaginazione.

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Un fenomeno virale sta spopolando sul web…

-Di Serena Scigliano-

Come accennavo nell’articolo precedente, utimamente sta spopolando sul web “Gab Loter”.

Di che si tratta? Meglio chiedersi di chi.

Gab Loter sarebbe il nome di un canale YouTube dove si possono ascoltare le cover delle canzoni di: Ghali, La Dark Polo Gang, Sfera Ebbasta e altri artisti del genere Trap, cantate da Faber.

Sì, avete capito bene: da Fabrizio De Andrè!

Questa proposta potrebbe essere letta come una parodia di cattivo gusto, ma già dal primo ascolto l’inganno che la voce non sia di De Andrè non si percepisce neppure, il che cancellerebbe l’ipotesi di qualcuno che voglia solo prendere in giro il defunto artista…semmai si tratta di un’imitazione da brividi sia a livello vocale che strumentale a tal punto da apprendere in ogni singola cover la visione di un ipotetico De Andrè capace ancora di provocare con cinismo e ironia il nostro mondo.

Possiamo solo seguire questo canale, in attesa di un’altra nuova (chiamiamola) “Cover-Memorial” come se fosse un doppio omaggio, poiché l’autore di questa bizzarra proposta non sappiamo chi sia, preferendo forse per ora l’anonimato.

E ciò mi riporta a sottolineare i tempi in cui Fabrizio stipulò un contratto con la sua casa discografica di non far apparire sul suo CD il cognome “De André” così da restare nell’anonimato. La domanda è: un tipo come De Andrè che non amava tanti elogi, avrebbe apprezzato questo tipo di dedica?

Che sia o no, una trovata tattica questa del YouTubers, devo ammettere che così facendo ha intaccato nella memoria di un sentimento comune, risvegliando oltre che al ricordo di un vuoto lasciato da un grande poeta, anche un’interesse maggiore per la musica Trap e gli scritti di queste nuove generazioni.

Eppure passando da un genere all’altro, girovagando un po’, lo ritroviamo presente nei nuovi video di Dolcenera duettando con lei come se niente fosse, come se niente è perduto, ancora si ha l’occasione di poter vivere quell’esperienza di cantare con De Andrè e l’effetto finale è grandioso.

Ovviamente di lui possiamo vedere solo il corpo. Il viso resta celato nell’ombra.
Ecco mi piacerebbe ipotizzare si trattasse del figlio stesso, poiché chi meglio di lui potrebbe o avrebbe tale diritto?

Tornando ai primi ascolti sul suo canale, alla sua voce che si presenta come un’immersione in un atmosfera irreale, impressionante e a tratti raccapricciante se vogliamo, di questo ritorno dalle ceneri dell’ artista, che si fa “nuovamente” voce e portavoce di questa attuale Italia.

Eternamente pronto a gridare per raccontare ancora di noi, a combattere contro le ingiustizie, e anche se con altre parole sempre con il suo solito modo di far musica.

Che altro dire? Ora c’è solo un’unica opzione… quella di andare ad ascoltare e a sentire l’effetto che fa.

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