CAMBIANO LE CLASSIFICHE MUSICALI!
Ecco come cambiano le classifiche…
Quello che si verificherà non sarà solo un ritorno al passato ma anche un nuovo punto di partenza per mettere un po’ di ordine nel panorama musicale italiano.
La FIMI nel 2018 non includerà nelle classifiche della Top of The Music by FIMI/GfK i dati degli streaming gratis provenienti dalle piattaforme audio attive.
Una scelta dettata dal disordine nelle classifiche italiane che ora come ora certificano un disco d’oro con 25000 copie non per forza vendute, ma anche tramite visualizzazioni o download gratuiti.
Un modo semplice che ha dato una vana gloria a tanti talenti che così facendo hanno puntato tutto sulla promozione social invece che badare alla qualità del prodotto. E allora eccoci ritrovati improvvisamente una schiera di talenti ancora alle prime armi, che hanno fatto voli pindarici trainati magari da manager improvvisati che sventolavano ai quattro venti traguardi così futili e fragili.
Da adesso in poi si torna al passato: solo se il brano è realmente acquistato potrà arrivare al disco d’oro, insomma, solo chi riesce a vendere potrà ambire al disco d’oro o platino.
È una selezione musicale che è necessaria per dare credibilità alle classifiche musicali nostrane, anche perché in questo modo effettivamente si premia il merito: quando il pubblico decide di acquistare un brano vuol dire che comunque vada l’artista è stato veramente premiato, senza la creazione di fenomeni momentanei che poi si eclissano in modo veloce.
Finalmente una buona notizia.