C’è chi perde e chi vince in questa estate rovente che vede un groviglio di tormentoni. C’è proprio una corsa verso le vette delle classifiche che però, non fa altro che peggiorare la situazione.
Sì, perché se è vero che assistiamo ad un incremento di download, interazioni virtuali e quant’altro, dall’altra parte c’è una sorta di apatia verso il live. In molti stanno cadendo dinanzi ai rispettivi tour.
Quest’inverno ha visto la consacrazione dei TheGiornalisti, tutti i palazzetti Sold-Out e adesso l’obiettivo del 7 settembre: riempire il Circo Massimo, non un luogo come un altro, ma un vero e proprio patrimonio dell’umanità. Da una parte abbiamo le vendite di un album che non è andato proprio benissimo dall’altra i numeri live che reggono e alla grande.
Diversa cosa per il re del 2019: Ultimo. I suoi tre album, fino adesso, vendono più di ogni altro prodotto discografico. Palazzetti Sold-Out con repliche e l’Olimpico stracolmo di fan. E non finisce qui, perché il ragazzo rilancia e fa partire già la vendita dei biglietti per il prossimo anno. I più grandi stadi italiani per iniziare a dettare legge in Italia; e già San Siro va verso il Sold-Out. Un vero e proprio prodigio: vince lui a grande distanza.
E poi ci sono le sorprese, gli esperimenti come quello di Jovanotti. Un tour sulle spiagge con la risposta del pubblico imponente; peccato solo per le beghe organizzative che forse porteranno Jova a non ripetere l’esperimento che comunque, sta portando numeri incredibili. Vince anche lui!
E allora chi riempie gli stadi? Il caso più strano è quello di Luciano Ligabue, da sempre uno degli artisti più seguiti in Italia, ed invece, invece… Stadi mezzi vuoti, senza repliche e palchi piazzati addirittura a metà campo. La fine di un mito o l’inizio di un nuovo percorso?
E poi il bicchiere mezzo vuoto di Laura Pausini, unica donna in Italia a riempire gli stadi, o quasi, perché quest’anno il fattore Antonacci invece di darle vantaggio le ha dato paradossalmente problemi. Biagio è da tempo che non sforna un album decente e oltretutto, la sua voce lascia sempre di più a desiderare: numerose sono le lamentale dei fan della Pausini, ma poi, dai, come si può pretendere di fare un tour intero al fianco di una voce come quella di Laura: c’è del masochismo in tutto questo.
Tiziano Ferro e Cesare Cremonini, invece, hanno già messo in vendita i biglietti per il prossimo anno: Cremonini guadagna sempre di più terreno mentre Ferro sarà una delle conferme più importanti del 2020.
Crollano ormai Nek, Francesco Renga e Modà: forse neanche per una loro flessione artistica ma proprio per un cambio generazionale che li mette a dura prova! Il loro collega Max Pezzali ne sa qualcosa: si paga lo scotto di un presente non all’altezza dei loro successi e una gestione, artistica, social e televisiva, non sempre appropriata.
Vince sicuramente Marco Mengoni, altro artista che si proietterà verso gli stadi: musica pop internazionale fusa ad una grandissima voce, peccato per i testi che canta.
Perde Emma per un suo ultimo tour nei palazzetti con problemi nelle piccole province, però, dai, lei la adoriamo lo stesso. Pareggia Alessandra Amoroso: album con vendite non all’altezza dei suoi precedenti successi e un tour invece con numeri importanti. Staremo a vedere se nel futuro farà un passo indietro o uno in avanti.
Fabrizio Moro cerca invece di consolidare la sua dimensione artistica fra palazzetti e teatri, un passo in avanti rispetto ai concerti in piazza. La sua musica brilla per testi e qualità. Ma non vince sempre il più bravo in questa giungla.
Ermal Meta tenta il livello successivo pensando forse ad un futuro tour interamente nei palazzetti, che si sperano saranno Sold-Out: ci sarà per questo una grande attesa per il suo ritorno.
Ormai perdono terreno anche i grandi come Zucchero, mentre Renato Zero rimane un’icona: i palazzetti questo inverno saranno quasi tutti Sold-Out.
E Ramazzotti? Nei primi anni duemila c’era la prospettiva di tour negli stadi: l’album “9” segnò la sua consacrazione commerciale. Poi è cambiato qualcosa: è ritornato ai palazzetti ma rimanendo sempre in una dimensione internazionale. Il futuro sarà fondamentale. E perché non un tour con Laura Pausini?
E allora chi mettiamo sul podio contemporaneo degli artisti più seguiti nei live?
Vasco rimane il re indiscusso, un fenomeno unico che non regredisce ma aumenta la sua popolarità!
Poi segue la sorpresa Ultimo, anche se il suo è un fenomeno nascente, ecco perché Jovanotti e Tiziano Ferro diventano le conferme più importanti per tentativi di tour negli stadi.
L’Italia delle canzonette alla radio e della poca affluenza nei live. C’è qualcosa che non va, ma anche uno come Ligabue non cede il passo a questa apatia: i guerrieri non mollano mai.
Viva la musica italiana!