Cari Gianni Morandi, Katia Ricciarelli e Gianmarco Mazzi, volevo comunicarvi del processo che, a Cosenza, mi vedeva accusato, e per il quale voi siete stati chiamati come testi, ha avuto esito positivo assolvendomi da ogni tipo di accusa, perché IL FATTO NON SUSSISTE.
Nel mio percorso artistico di oltre 45 anni, ho sempre messo cuore e competenza. Partendo dalla mia Calabria senza neanche la valigia di cartone, perché non avevo niente da metterci dentro, a parte i sogni. E andando contro a tutto e tutti. Sono riuscito a realizzare quei sogni.
Nessuno credeva in me e stare a Roma, lontano, senza nessuno al mio fianco, è stata una partita che ho giocato con il rischio di perdere. Non avevo agganci o persone che potessero aiutarmi, ma mi bastavo, perchè stavo gettando il cuore oltre l’ostacolo conscio del fatto che o vincevo questa ‘guerra’ o fallivo totalmente.
Tutti i miei successi sono stati frutto di sudore, sacrifici e lavoro, tanto lavoro per quello che ho sempre amato: la musica. Essa mi donava la pace, la speranza, è per lei che ho deciso di affrontare la mia vita con coraggio e onestà. È finito per me un periodo difficile che mi ha logorato fisicamente e moralmente. Non è bastato un tumore a buttarmi giù, figuriamoci se poteva farlo un’accusa infamante.
Sapevo bene quale fosse la verità e vedervi in un’aula di Tribunale, non per colpa mia, mi ha rattristato tantissimo perché tutto ciò, non era altro che un polverone alzato da qualcuno che voleva sfogare su di me i suoi insuccessi. Ho resistito, combattuto e grazie ai miei legali, la mia famiglia, gli amici e tutti quelli che mi hanno sostenuto, abbiamo vinto. Perché la verità e la giustizia, quando ci sono veramente, trionfano sempre alla fine.
Non vi nascondo che tante volte il peso di tutta la situazione mi stava per schiacciare. Avevo la sensazione che tutto fosse un brutto sogno, ma quando la paura mi assaliva, arrivava il mio angelo, dall’altro mondo,a parlarmi e rassicurarmi.
Bene, oggi tutto è finito, oggi una lacrima ha bagnato il mio viso ma era solo il sudore di chi ha lottato.
Ancora un saluto, caro Gianni, cara Katia, caro Gianmarco, mi scuso nuovamente per questo fastidio ma non è stata colpa mia.
Buona musica a tutti noi. Tanti progetti all’orizzonte. Inizia il secondo tempo della mia vita!!!
Dino Vitola