Nell’aria c’è una gran voglia di ripartenza. La musica c’è sempre stata nelle nostre notti d’estate ed è giusto che adesso, con l’avanzamento dei vaccino e l’inizio della bella stagione, i live possano ripartire con tutte le precauzioni del caso.
È il momento di riaprire alla normalità e in questo senso vedo con grande speranza i concerti delle grandi star italiane. Concerti in posti limitati e all’aperto, concerti a pagamento.
E allora mi chiedo, ma non è possibile fare qualcosa del genere anche nella piazze italiane?
Non ci sono solo i concerti di Emma, Vasco, Fabrizio Moro, i ragazzi di Amici e quant’altro, ci sono anche i concerti di cantanti meno gettonati ma che sono fermi insieme al loro entourage da più di un anno.
Perché non ripartire fra luglio e agosto anche con i concerti nelle piazze? Creare delle aree contingentage e permette di lavorare a tantissime famiglie che vedevano nei live gratuiti di piazza, il loro introito più grande.
Torniamo alla musica nei piccoli paesi del nostro Stivale, e soprattutto al Sud questo è essenziale.
Possibile che bisogna sempre suddividere i live in categoria A e B?
Noi di Federazione Musica e Spettacolo vogliamo farci sentire a gran voce affinché i live siano una cosa unica e accessibile a tutti.
FMS