Il Giardino dei Semplici: una grande storia musicale.

-Di Serena Scigliano-

E parliamo di “DANNATA IDEA”, il nuovo brano della storica band Il Giardino Dei Semplici.
Brano che nel 2017 è arrivato al 34simo posto nella classifica radiofonica nazionale dei singoli indipendenti e che sarà il primo mattone di un disco che verrà realizzato in un futuro prossimo.
Il nuovo probabile album sarebbe tecnicamente il 15esimo lavoro in studio dell’indimenticabile quartetto partenopeo (ricordiamo oggi composto da: Andrea Arcella, Luciano Liguori, Savio Arato, Tommy Esposito).
Il GDS, con alle spalle una carriera di ben 43 anni, con oltre 4 milioni di dischi venduti e strabilianti tour internazionali che contano circa 2000 concerti, attualmente marciano carichi verso i nuovi concerti del 2018.
Famosi per aver coinvolto romanticamente generazioni con i loro testi, “Dannata idea” rappresenterebbe quella maledetta idea di credere ancora in un amore ormai perduto, e se la speranza è l’ultima a morire, la perseveranza verso un nobile sentimento resta amara dolcezza.

Un’altra loro caratteristica importante, che da sempre li contraddistingue, sono le loro fusioni canore. Facendo un confronto con i loro brani del passato e quelli di oggi vediamo un grande cambiamento. Una svolta forse più orientata su ritmi Pop Rock, piuttosto che la tipica musica leggera, che comunque li rende attualissimi. Anche solo partendo dai falsetti corali, che un tempo predominavano nei loro brani; oggi i componenti della band puntano sull’elaborazione degli impasti vocali che li rende sì moderni, ma senza mai perdere quel loro tocco inconfondibile, sempre innovativo e sperimentale.
Mi correggo, moderni sì, ma più che cambiamento preferirei usare l’espressione “evoluzione artistica”, dovuta solo ed esclusivamente al loro livello professionale, ci tengo a sottolineare: senza mai svendersi o banalizzare la propria arte seguendo nuovi trends commerciali o concedendosi a collaborazioni a caso e spesso improponibili.

Ma andiamo sulle mie prime impressioni riguardo la presentazione del pezzo…
Qui il link del video ufficiale —> https://www.youtube.com/watch?v=_yD9Ks1HFjo
L’ho visto e ascoltato tutto d’un fiato e ne son rimasta incantata. Un video di tutto rispetto senza eccessi, che rappresenta nel modo più raffinato e pulito il senso del testo. Adoro l’immagine che i quattro artisti danno di sé: eleganti e composti, di chi non ha bisogno di strafare per risultare grintosi nel loro saper parlare con la musica.

Ahimè, gli artisti di casa nostra in generale, dopo vari anni di carriera, sono bistrattati un po’ dalle nuove generazioni, rispetto a quelli stranieri che restano tuttavia dei punti chiave nei loro paesi.
Magari saranno solo delle mie sciocche considerazioni ma mi è parso, con questo brano, di contemplare qualcosa di diverso, un’eleganza che l’Italia necessita di re-imparare.

Il Giardino dei semplici
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