Bisogna smetterla con la musica da Talent televisivo, con produzioni artistiche preconfezionate sempre con gli stessi suoni e sempre con gli stessi autori. Oggi purtroppo contano i personaggi e non i cantautori. Fa più comodo concentrarsi e diffondere l’apparenza di un personaggio che per carità, canterà anche bene, ma al di fuori dello show televisivo non ha nulla da dire. E dopo due o tre anni la gente inizia ad accorgersene.
Oggi ascoltiamo la radio e sembra che tutti abbiano lo stesso sound, tutto magicamente computerizzato, plastificato. La musica oggi è affidata ai ragionieri, le giurie a incapaci intenditori, ci si fa beffe del cantautorato italiano, di quello che è stato, di quello che può essere ancora.
Se non passi da Amici o X-Factor, il mondo discografico ha poco interesse ad investire su di te. Una volta eravamo affascinati dai talenti sconosciuti, ora nessuno li vuole perché è un rischio puntare su di loro, meglio qualcuno che abbia fatto un Talent. E la colpa non è di questi ragazzi, ma del sistema, di chi ha voluto fortemente creare questa gabbia musicale in cui la qualità va a farsi benedire al posto di un apparente successo immediato.
Quando lanciai Laura Pausini, lei aveva alle spalle mille serate “Piano-Bar” per tutta l’Emilia Romagna, una gavetta fatta nel mondo reale e non in mondi di lustrini e palchi megagalattici. E’ ora di riprenderci la musica che amiamo, è ora di dire no a tutta questa farsa e puntare su un altro modo di fare musica.
Sono 40 anni che non ho mai ceduto a certe logiche, spero che qualcuno possa seguirmi in questa piccola crociata musicale, noi addetti ai lavori dobbiamo dare un segnale concreto o ci ritroveremo manager di cartone, produttori improvvisati e mille talenti… tutti uguali e nessuno diverso!
Dino Vitola