Dino Leonardo Vitola, in quanto presidente della ‘Federazione Musica Spettacoli’, proprietario della ‘Dino Vitola editore’, scopritore e produttore di talenti del calibro di Vasco Rossi, Laura Pausini, Zucchero e tanti, tanti altri (www.dinovitola.net), ha voluto dire la sua con una lettera, sulla vicenda “Bagarinaggio online” che sta investendo il mondo musicale in queste ore.
“Cari amici e amiche, ci ritroviamo sommersi in un caos generale, un caos che non è mai esistito prima. Ho prodotto tantissimi eventi, concerti nazionali e mondiali, ma queste storie di bagarinaggio non sono mai esistite con questa entità e intensità spropositata. Sono sconvolto, allibito, perché a macchiare la passione di tanti ragazzi non sono solo siti di bagarinaggio autorizzati, ma ahimè, anche chi dovrebbe assicurare lo svolgimento dell’organizzazione dell’evento. Multinazionali che vengono in casa nostra speculando sulla passione di tanti fans. Sono davvero triste, perché questa vicenda mi tocca nel personale, perché sono 40 anni che produco musica e vado alla ricerca di grandi artisti, e pensare che alcuni di questi, vengano in qualche modo coinvolti in questo scandalo, mi procura tanta rabbia. Sì, perché reputo inaccettabile che si coinvolga un artista del calibro di Vasco Rossi nei presunti guadagni sporchi di queste multinazionali della musica, in particolare una, ma queste cose vi assicuro che non son mai successe, gli artisti non possono sapere ciò che si cela dietro. Gli artisti badano allo spettacolo e si affidano proprio a questi presunti professionisti per ordinare ogni tipo di dettaglio nel “retro palco”. E invece per salvare la faccia, gli organizzatori, hanno tirato in ballo artisti del calibro di Vasco ma anche cantanti internazionali rei di guadagnare anche loro sulla rivendita dei biglietti nei siti non autorizzati.
Ma perché si fanno queste cose illegali con i siti secondari bagarini?
C’è un motivo preciso. Perché questi nuovi manager, produttori, le multinazionali per le quali lavorano, siccome assicurano agli artisti compensi astronomici, che a volte non riescono a coprire le spese che neanche l’incasso di uno stadio pieno potrebbe coprire, devono allora in qualche modo ricorrere a questi stratagemmi per riuscire a coprire ogni costo e ad avere la loro grande fetta di guadagno. Un organizzatore onesto capisce subito se non è in grado di assicurare quella cifra pattuita all’artista, ma oggi non c’è ritegno e si assicurano compensi incredibili sapendo che si può usufruire di questi rigiri illegali. Questo è il pensiero anche di David Zard, e io mi associo al suo pensiero, anche perché io e lui siamo i “grandi vecchi” di questo mestiere.
Questo vale anche nel settore delle “Feste di piazza” al Centro Sud, in questo caso ancora il caos non è venuto fuori ma è sotto cenere, già pronto ad esplodere! Spesso per coprire le spese del compenso dell’artista, queste agenzie, si avvalgono di collaborazioni mafiose, è una realtà che vediamo sotto i nostri occhi e che sta per venire fuori.
E’ proprio per questo che ‘Federazione Musica Spettacoli’, vuole sollecitare il governo Renzi, in quanto è stato sensibile a varie problematiche sociali, ad una legge che tuteli gli operatori della musica: gli organizzatori, produttori, manager, road manager. Infatti, è anche questo il problema: non esiste una legge che tuteli queste categorie, per la legge sono degli sconosciuti, sì, siamo tutti dei clandestini!!! Sono 40 anni che mi batto per una legge sulla musica e in questo momento che c’è un governo che è stato così sensibile a varie problematiche, credo sia giunto il momento per metterci ad un tavolo e iniziare veramente a ragionare ad una legge sulla musica che sia in grado di mettere le cose in ordine una volta per tutte. Una legge che riconosca finalmente tutte le attività che girano intorno la musica da anni e che sono clandestini al momento; paghiamo le tasse come tutti ma non abbiamo niente, nessuna riconoscenza, tutto ciò che abbiamo ce lo siamo costruito da soli, abbiamo fatto diventare questo lavoro un mestiere e una professione che tra l’altro oggi dà lavoro a milioni di persone. Perché allora non si fa questa legge? Perché fino adesso non si è fatta??
40 anni di musica, di lavoro, di sacrifici, non posso tollerare, né non intervenire per dire la mia su questa vicenda, già, perché se oggi la musica è sempre più scaricata illegalmente, è proprio grazie a queste fantomatiche agenzie che tutto controllano e fanno perdere la sana passione a tanti ragazzi: sono loro che fanno sacrifici per mettere da parte qualche soldo per comprare i biglietti; sono loro che vanno dalla mattina in fila per un concerto; sempre loro che davanti al PC son pronti a pagare profumatamente, e a tempi di record, l’agenzia che produce l’evento. Avete tradito non solo l’artista ma anche tutta la sua gente e con loro il popolo della musica: non siete voi ad uscirne sconfitti, ma la musica in generale!
Son felice che Vasco abbia preso le distanze, perché io che ho prodotto i suoi concerti negli ’80, so bene l’onestà e la trasparenza che lo contraddistinguono. Lui è una persona perbene e anche il suo staff non ama fare questi giochetti. Giù le mani da Vasco quindi, non ha bisogno di rigiri illegali per guadagnare quello che onestamente gli spetta, lui è un artista, gli artisti non lucrano ma donano felicità al cuore della gente che li segue, che li ascolta.
E’ la prima volta che mi capita di vivere questo caos tremendo che lede l’immagine della musica italiana. Andare avanti e dimenticare tutto sarà difficile, ma come produttore e presidente della Federazione Musica Spettacolo, volevo dire la mia con una lettera, non tanto per guadagnarmi un applauso, non mi servono, ma per sfogare tutta la mia rabbia e tristezza verso una vicenda che comunque vadano le cose… mi ha segnato profondamente!!”
Dino Vitola
Sacrosanta verita’
Maestro sono d’accordo!